martedì 14 febbraio 2017

OPERAZIONE DEI CARABINIERI CONTRO LA PESCA DI FRODO NEL DELTA


Nel corso della notte sino alle prime ore dell’alba, i carabinieri della Compagnia di Adria, supportati dai carabinieri dell’Unità per la Tutela Forestale Ambientale ed Agroalimentare di Adria e Porto Tolle, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo lungo gli argini dei fiumi interni, con finalità principalmente preventive per il contrasto della pesca abusiva, piaga che affligge tutto il Delta Sono così stati dispiegati complessivamente una decina di militari delle Stazioni, suddivisi in varie pattuglie, che hanno sviluppato una accurata azione di perlustrazione. I risultati non si sono fatti attendere: verso le ore 3 i carabinieri della Stazione di Loreo hanno notato la presenza di un furgone Fiat Scudo, parcheggiato in modo alquanto sospetto lungo il naviglio Adigetto. I militari hanno, quindi, deciso di procedere al controllo per individuare se vi fossero delle persone: nell’avvicinarsi hanno notato che sul canale vi era una piccola imbarcazione e dall’acqua emergeva un cordone galleggiante di colore blu che si estendeva per centinaia di metri. Capito subito che si trattava di una fitta rete del tipo a tramaglio, che era stata calata per pescare di frodo, pur essendo totalmente vietata la pesca in quella zona, la pattuglia ha dato l’allarme, chiedendo man forte ai carabinieri dell’Unità per la Tutela Forestale Ambientale ed Agroalimentare. I militari hanno battuto immediatamente l’intera zona per cercare i bracconieri, che purtroppo, complice l’oscurità, sono riusciti a dileguarsi. Sul posto sono state, tuttavia, recuperate e sottoposte a sequestro ben 700 metri di reti che erano state calate in acqua, nonché l’imbarcazione che era attrezzata con ulteriori reti della medesima tipologia, già pronte essere impiegate.

I militari, nel recuperare le reti dal naviglio Adigetto, hanno anche dovuto vari esemplari di alcune specie ittiche che vi erano rimaste intrappolate. Tanto è stato il lavoro di recupero che infine è stato richiesto il rinforzo anche della Polizia Provinciale di Rovigo. I carabinieri dell’Unità per la Tutela Forestale Ambientale ed Agroalimentare hanno pertanto proceduto, al momento contro ignoti, per la violazione di tipo amministrativo ex art.40 comma 2 della legge 154/2016 (contrasto del bracconaggio ittico nelle acque interne mediante utilizzo di attrezzi per la pesca professionale nelle acque dove tale pesca non è consentita) e hanno avviato le indagini, che saranno condotte in cooperazione con l’Arma territoriale, per capire se il furgone trovato a pochi metri di distanza dall’imbarcazione, possa essere in qualche modo collegato alle reti e alla pesca abusiva.

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