lunedì 3 aprile 2017

LAVORI DI BONIFICA SULL'ADIGE A LUSIA. UN MILIONE DI EURO PER LA SICUREZZA IDRAULICA

Con i lavori di bonifica bellica, a cura del Genio Civile, è iniziata nei giorni scorsi la sistemazione dell’argine destro del fiume Adige nel comune di Lusia. L’importo complessivo ammonta a un milione di euro. «Negli ultimi decenni, nella zona oggetto dell’intervento -spiega l’assessore regionale alla difesa del suolo Gianpaolo Bottacin- si erano verificati fenomeni di rammollimento del terreno e di ristagno d’acqua a campagna, in coincidenza con i livelli di piena ordinaria del corso d’acqua, sia nel tratto a monte del ponte della S.P.18, sia nel tratto a valle dello stesso ponte. Soprattutto poi, a seguito della piena del novembre del 2012 e della successiva morbida del maggio 2013. si è notevolmente aggravato il fenomeno delle filtrazioni, proprio in corrispondenza del ponte della S.P.18 e del centro abitato di Lusia, nonostante la presenza nel sito di un vecchio diaframma a fiume realizzato in pali di calcestruzzo accostati». Da qui una situazione di pericolosità per la tenuta e la stabilità del corpo arginale che, in occasione delle piene, diventa spesso fonte di disagi e danni a livello locale (saturazione dei fossi, impraticabilità dei fondi agricoli e delle aree cortilive, rigurgiti degli scarichi, ecc.).
«Con tale intervento –fa presente l’assessore– abbiamo pertanto deciso di provvedere alla realizzazione di opere di impermeabilizzazione delle arginature interessate dai fenomeni, che producano un allungamento del percorso delle acque sotterranee ottenendo così una notevole attenuazione del rischio idraulico. I lavori, a ridosso del ponte sull’Adige, consistono infatti nella realizzazione di un diaframma plastico a tenuta impermeabile, da inserire nel corpo arginale partendo dalla sua sommità, che va ad intestarsi adeguatamente nello strato impermeabile individuato, creando una barriera alle filtrazioni». Completate le verifiche sulle bonifiche belliche ed eseguite le necessarie indagini geognostiche per la verifica dei dati di progetto, si procederà entro i primi giorni del mese di maggio con la costruzione del diaframma plastico, eseguito per tratti successivi ed alternati, previa demolizione della massicciata stradale. L’opera, dello spessore di 60 centimetri, avrà un’altezza netta di 20 metri. La lunghezza presunta è di 255 metri con una superficie totale presunta di 5100 mq. «Lo stanziamento di un milione per questo intervento –conclude Bottacin– è una cifra significativa che dimostra il nostro costante impegno in questa legislatura per dare completezza a quel piano da 2,7 miliardi di euro che abbiamo predisposto per la sicurezza idrogeologica del Veneto e di cui abbiamo già svolto o stiamo completando interventi per 900 milioni. Ovviamente, visti i continui tagli statali, con le sole risorse regionali non possiamo completare il piano e per questo continueremo la nostra quotidiana battaglia con il governo centrale affinché ci vengano garantite le risorse almeno per opere che servono alla sicurezza dei cittadini».

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