sabato 12 agosto 2017

IL CORDOGLIO DI ZAIA PER GIANANTONIO CIBOTTO

GIANANTONIO CIBOTTO: IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE PER IL CANTORE DEL DELTA, "UNO SPIRITO LIBERO CHE HA DATO DIGNITÀ ALLA TERRA VENETA E ALLA SUA GENTE"



"Di sicuro sarai andato in Paradiso con la carrozza, con un sorriso irriverente ma lanciando un ultimo sguardo a quel delta infinito di cui eri stregato, magari borbottando un ultimo ‘stramalora'". Così il governatore del Veneto ricorda Gian Antonio Cibotto, giornalista e scrittore, scomparso oggi a Rovigo.

"Tutti i veneti gli sono debitori per le pagine immortali nelle quali ha scolpito le cronache dell'alluvione del 1951, per i romanzi che hanno fatto conoscere al mondo intero la magia del Delta, per il recupero letterario e teatrale del Ruzante e della lingua ‘pavana', per aver saputo colto, con penna sagace e acume profondo, le grandi trasformazioni della società veneta", prosegue il presidente della Regione.

"La sua è una figura immensa di intellettuale vicino alla gente - prosegue il presidente - Da autorevole critico letterario, ha fondato e organizzato alcuni tra i premi letterari migliori d'Italia, il Campiello, il Comisso e il premio Estense,  ha lavorato con registi e autori di primo piano. Ma al tempo stesso, coni suoi versi in dialetto, con le sue cronache ‘letterarie' e il suo spirito graffiante mai banale di giornalista, ha fotografato la terra veneta e la sua gente, facendo vivere tipi umani e affreschi che sono lo specchio del Veneto e nei quali continueranno a riconoscersi anche tra le generazioni future".


"Con Gian Antonio il Veneto perde un sincero e irriverente cantore, uno spirito libero che con orgoglio dichiarava di appartenere ad una ‘razza da mona' - conclude il presidente - e che come pochi altri ha dato dignità alle parole e ai sentimenti della gente veneta, alla cultura della sua terra. Grazie Gian Antonio, ti continueremo a trovare tra gli ‘scani' del tuo delta, in quell'oasi di pace e di tempo sospeso dal quale non ti hai mai voluto separare".

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