giovedì 5 ottobre 2017

SANITÀ :BARTELLE"L'ULSS POLESANA, SERENISSIMA E DOLOMITI, LE TRE AZIENDE SANITARIE FORTEMENTE PENALIZZATE NELLE AZIONI DI RIPARTO DELLA V COMMISSIONE CONSILIARE"

 Bartelle: "Polesana, Serenissima e Dolomitica,  le tre aziende sanitarie fortemente penalizzate nelle azioni di riparto della V commissione consiliare regionale"


VENEZIA - “Nel corso della quinta commissione consiliare del Veneto abbiamo assistito alla sottrazione di risorse alle province disagiate di Belluno, Venezia e Rovigo”.
Esordisce così la consigliera pentastellata Patrizia Bartelle che aggiunge: “Ci costerà circa 62 milioni di euro far funzionare ‘azienda zero’ a fronte dei sacrifici che verranno imposti ai territori per rientrare dentro alle programmazioni regionali”.
Stiamo parlando della quinta commissione consiliare nel corso della quale gli amministratori hanno discusso sul riparto del Sistema Sanitario Veneto, ovvero hanno deciso come distribuire i 7,8 miliardi di euro provenienti dallo Stato alle 9 Ulss del territorio, in quota parte per cittadino e per provincia.

“Quest'anno per la prima volta - puntualizza la consigliera Bartelle - è stato usato un metodo nazionale, sperimentale per la regione, per la ripartizione dei contributi che non considera molto le specificità territoriali delle Ulss Dolomitica (Belluno), Polesana (Rovigo) e Serenissima (Venezia). E guarda caso dal prospetto presentato dalla giunta sono le tre Ulss che riceveranno meno contributi per persona, rispetto all'anno scorso e rispetto alle altre 6 Ulss che invece beneficeranno di maggiori contributi: unmilionesettecentosesantotto euro  nella Ulss 1 Dolomitica (-83 rispetto al 2016), unmilioneseicentoquarantaquattromila euro nella Ulss 3 Serenissima (-43) e unmilioneseicentottantacinquemila nella Ulss Polesana (-103).
Le aziende delle tre aree disagiate che portavano un deficit iniziale di venticinque milioni per l'Ulss dolomitica, di novantasei milioni per la Serenissima e altri trentottomilioni per quella Polesana, ora, con il riaggiustamento di sedici milioni di euro suggerito in commissione, la riduzione del deficit per Belluno diventa di sei milioni, settanta ,ilioni per Venezia e quindici milioni per Rovigo. Dati che confermano il deficit per le tre aziende, per un futuro che non si prospetta roseo per i servizi sanitari ai cittadini e per il personale dell'azienda Ulss 5”.

"La documentazione portata in commissione - conclude la Bartelle - è pervenuta tardi a noi consiglieri di opposizione, non permettendoci con un minimo di tempo utile, di poter svolgere il nostro ruolo pubblico. Addirittura in commissione, ci hanno chiesto se avevamo delle controproposte”.

"Ecco la sanità di Zaia: mantiene inalterati i finanziamenti per la sanità privata di tutta la Regione e taglia svariati milioni di euro alle aziende sanitarie di Rovigo, Venezia e Belluno. Questa ripartizione arbitraria del Fondo Sanitario regionale avviene peraltro in presenza di un aumento del finanziamento statale per la sanità veneta. E i soldi tolti alla sanità dei territori più fragili della nostra Regione(Polesine, montagna ecc.) vengono girati all'Azienda che non esiste, l'Azienda Zero, un baraccone centralizzato che non eroga direttamente l'assistenza sanitaria nei territori. Questa in sintesi la visione dell'autonomia che la Lega ci chiede di sostenere con il referendum del 22 ottobre".

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