sabato 13 gennaio 2018

DELTA:IL SUCCESSO DEL CONCERTO DELL'IMMACOLATA TRA SOLIDARIETA', PACCHI DONO E L'ACCOGLIENZA CALOROSA DEI PORTOVIRESI



Delta:Il successo del concerto dell’immacolata tra solidarietà, 500 pacchi dono e l’accoglienza calorosa dei portoviresi.
Evento organizzato in sinergia dall'Anc Porto Viro, il centro salesiano San Giusto, il banco di solidarietà Beata Madre Teresa di Calcutta, la cooperativa e gli Amici della Giotto di Padova.


“Il concerto dell’immacolata ha avuto un risultato al di sopra di ogni aspettativa “-esordisce così Nicola Boscoletto presidente della cooperativa sociale Giotto e socio fondatore dell'associazione Amici della Giotto, nel raccontare dell'esito del  concerto musicale dei Pollicini dell’8 Dicembre in chiesa a Donada-.Un successo  perché è stato l’obiettivo di un percorso di relazioni tra persone e associazioni con un cuore buono e aperto ad aiutarsi per costruire  qualcosa di positivo, in questa società in cui molto spesso sono più le difficoltà rispetto alle cose buone;il secondo motivo per l’accoglienza  che noi associazioni di Padova abbiamo ricevuto dalle associazioni di Porto Viro, con cui abbiamo collaborato. In primis con l’oratorio dei salesiani di San Giusto, l’associazione Nazionale dei carabinieri con Sandro, Franco e tutte le persone  del banco di solidarietà Beata Madre Teresa di Calcutta, che sono state il fulcro della buona riuscita dell’iniziativa”.”Sodalizi che pur partendo da esperienze, storie e finalità associazionistiche diverse hanno collaborato insieme con lo scopo di fare qualcosa di buono. Quando è così uno più uno fa sempre tre, non fa due, -evidenzia Boscoletto-perché non ci sono interessi particolari da parte delle persone, ne da parte delle associazioni, perchè lo scopo comune è quello di valorizzare al massimo ciò che è positivo.



“Abbiamo trovato un’accoglienza positiva  nelle persone della città di Porto Viro –ribadisce Boscoletto- che nel suo complesso ha reso possibile  l’iniziativa. Noi che arrivavamo da Padova con i detenuti, gli operatori della cooperativa, i volontari della Giotto, i componenti dei Pollicini,  bambini e ragazzi dagli 8 ai 18 anni con alcune famiglie. Tutti hanno respirato positività, dalla mattinata in oratorio a San Giusto con la messa dell’immacolata al regalo del pranzo che l’oratorio con l’associazione Abc teatrale ci hanno preparato un pranzo come se lo avessero preparato per i loro figli. E  i titolari della gelateria di Donada che hanno donato cioccolata e gelati ai bambini e ragazzi dell’orchestra dei Pollicini.Tutti questi particolari sono stati la ricchezza della giornata fino a culminare nel gesto del concerto di musica quale veicolo di aiuto e bellezza”



“Tra le donazioni raccolte a fine concerto e quelle raccolte tramite bonifici sono state raccolte 1.615 euro, ma in realtà grazie alla generosità di molti, i soldi che erano stati chiesti dagli sponsor per sostenere l’iniziativa, come per il service e per il pranzo, sono avanzati ulteriori 1.547 euro per cui i soldi complessivi  da donare ammontavano a 3.162 euro. Di questi, come annunciato nel corso del concerto dei Pollicini il 50% è stato donato alla Ong Avsi per il progetto di ricostruzione delle scuole a Qaraqoush (Iraq) .Una vicenda raccontata  in un’intervista testimonianza da una bambina, Miriam, una delle15mila persone che dovettero abbandonare le proprie case in piena notte, tre anni prima, per non essere  uccise dall’Isis"

 "L’altro 50% è stato destinato alla carità del papa, nel confezionare dei pacchi con prodotti per l’igiene come bagnoschiuma, dentifrici, saponi, indumenti, deodoranti, spazzolini da denti e una  confezione dei biscotti della pasticceria del carcere. La sorpresa finale è stata la donazione di chi ci ha fornito tali prodotti. –spiega Boscoletto-.Questo ci ha permesso quindi di quantificare la donazione totale in 6.100 euro che ci ha permesso di  realizzare 500 pacchi dono confezionati da alcuni carcerati, alcuni operatori della Giotto e degli amici della Giotto, di cui 420 sono andati alla carità del Papa per il  tramite dell’elemosineria apostolica e un’ottantina  sono stati consegnati alla carità del vescovo di Padova, in quanto il carcere  risiede in quella diocesi”.

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